Le sostanze stupefacenti, comunemente note come droghe, sono sostanze in grado di alterare l'attività del sistema nervoso centrale, manifestando effetti distinti, specifici per ciascuna sostanza, e possono generare dipendenza fisica o psicologica. Chi ne fa uso tende a cercare costantemente una nuova dose per evitare il disagio fisico o, più frequentemente, per sperimentare una sensazione di appagamento e prevenire sentimenti di tristezza e vuoto.Le droghe possono agire in modi diversi, con effetti depressivi sull'attività mentale e fisica, come nel caso dell'eroina e di altri oppiacei, effetti stimolanti, come nel caso della cocaina e delle amfetamine, o effetti allucinogeni, alterando la percezione del tempo, dello spazio e di sé stessi e causando allucinazioni talvolta sgradevoli o spaventose. Alcune droghe possono combinare questi effetti o manifestare risposte diverse a seconda della dose assunta.Alcune droghe, nonostante il loro potenziale pericoloso, hanno notevole attività farmacologica e pertanto sono usate in terapia costituendo i principi attivi di vari medicinali. Ad esempio, la cannabis è stata impiegata negli ultimi anni per alleviare i sintomi di gravi malattie. Quando si utilizza un farmaco, è fondamentale valutare sempre il rapporto rischio/beneficio. Il rischio, rappresentato dagli effetti collaterali o dalla tossicità, deve essere costantemente inferiore ai benefici derivanti dall'uso della sostanza per curare una malattia. L'uso di sostanze al di fuori del contesto terapeutico, invece, è sempre sbilanciato verso il rischio, con variazioni di gravità a seconda della sostanza coinvolta.